Archive for gennaio 2011

EUROPUNK!

10 gennaio 2011

NEWS OF THE WEEK

EUROPUNK, è la prima mostra a respiro internazionale che presenterà la produzione alternativa nel campo delle arti visive, nella seconda metà degli anni 1970, in particolare quella realizzata nel Regno Unito e in Francia, ma anche in Germania, Svizzera, Italia e Olanda. Saranno esaltate le  personalità di Jamie Reid, colui che ebbe la brillante idea, oggi stampata su milioni di t-shirt, di sovrapporre  agli occhi e alla bocca della regina il nome e una delle più celebri canzoni dei Sex Pistols, il prolifico team francese Bazooka composto da numerosi talenti da Olivia Clavel, Lulu Larsen, Kiki Picasso, Loulou Picasso, Ti-5 Dur, Bernard Vidal e Jean Rouzau che soltanto dopo un lungo girovagare in giro per l’europa ha trovato finalmente la loro affermazione.


Oltre 550 oggetti, alcuni dei quali ben noti, altri inediti quali abiti, fanzine, poster, volantini, disegni e collages, copertine di dischi, filmati, ecc. provenienti da collezioni private e pubbliche si fonderanno tra loro creando un percoso storico-culturale -socialde capace, senza dubbio, di evocare nuovamente lo spirito Punk, non poi così marcio come la traduzione del termine suggerirebbe.

Qualcuno aveva affermato un giorno “C’è del Marcio in Danimarca!” si sbagliava di grosso! (perdonami Liam), del marcio c’era e stava attaccando l’europa tutta sempre più imborghesita e appiattita da riforme che tentavano di sedare gli animi in rivolta e di limitare le libertà individuali. Oggi a quasi 40 anni di sistanza da uno dei fenomeni più incredibile dell’ormai passato millennio questo percicolo ritorna ad essere presente, incombe sulle nostre teste, EUROPUNK si propone di fornire noi tutti un utilissimo vademecum per non soccombere e reagire adeguatamente!



Johan Theeuwes e il suo genio!

10 gennaio 2011

Johan Theeuwes è belga, molto giovane e decisamente bravo.

Joahn racconta le storie che vivono nella sua testa attraverso il colore e l’immagine, frammenti di un immaginario onirico in cui il sogno si fonde con la realtà; supportato da una fervida immaginazione, il radiant boy belga agisce sugli svariati supporti di cui si circonda muovendosi nell’illimitato campo delle associazioni libere donando ad ogni suo singolo lavoro la capacità di essere “tradotto” seguendo semplicemente le sensazioni che suscita in un dato momento.

 

Apparentemente senza un legame, definito dalla odierna scienza psicologica “logico”, le immagini di Johan Theeuwes si incastrano l’una nell’altra e si sovrappongono come se una facesse l’amore con l’altra.

Oltre all’aspetto psicoanalitico dei suoi lavori, una sorta di stream of consciousness, quasi un diario grafico, un elemento da considerare interessante è senza dubbio il colore.


Colori pastello e saturi oltre il 100%  si alternano nella produzione di  Johan Theeuwes, le tinte forti, spesso in contrasto tra loro, esaltano il lavoro dell’artista belga facendo emergere dallo sfondo ogni singola immagine.

L’immagine si stacca e abbandonata la piattezza dello sfondo fino ad assumere una forza quasi tridimensionale, ti cattura e ti lascia precipitare nel suo immaginifico mondo a tratti decisamente spaventoso.

Sebbene l’atmosfera risulti apparentemente malsana, l’effetto su chi guarda è positivo. Si riprende possesso delle proprie sensazioni abbandonando per un po’ il caos in cui si è immersi quotidianamente, sdrammatizzandolo e rivivendolo catarticamente attraverso il disegno.

www.johantheeuwes.net

Alex Ten Napel

10 gennaio 2011

Sfondo bianco, acqua e una sorta di formato polaroid “swimming-pool portraits” il fotografo olandese Alex Ten Napel presenta una serie di creature bagnate esplorando la varietà infinita delle espressioni umane.

Volti stupiti, angosciati, sorridenti, curiosi, sereni e irriverenti, tutti catturati nelle acque di una piscina.

La piscina si fa grembo materno ed accoglie le sue creature incondizionatamente. L’acqua senza dubbio è il primo contatto con la vita ed è proprio in essa che probabilmente riusciamo ad abbandonare le costruzioni esterne che il mondo ci ha imposto e a essere finalmente noi stessi, nella nostra intimità.

Alex Ten Napel è un occhio attento ed esigente; dal formato prediletto alla posizione del soggetto, tutto è studiato per sottolineare l’intensità delle espressioni facciali

“la pelle, i capelli e le ciglia umide dei bambini ritratti contribuiscono a rendere più visibili i sentimenti, non la personalità”

Alex Ten Napel precisa che il suo scopo non risiede nel cogliere la personalità del soggetto, quanto unicamente l’espressione che quesato gli offre. Non vuole essere un lavoro antropologico sull’individua piuttosto un lavoro anatomico, volto a sottolineare la potenza del corpo e della sua espressività.
Con questi scatti Alex Ten Napel indaga la diversità di espressioni, diversità che porta con se l’uguaglianza dei sentimenti umani, proprio attraverso il corpo e lo studio delle sue reazioni è facile rendersi conto di quanto l’uomo sia più simile al suo prossimo di quanto avessimo mai immaginato.

Alex Ten Napel

Swimming-Pool Portraits

WAVE PHOTOGALLERY
08/01/11 > 03/02/11 – Brescia

Jeroen Anthoniszoon van Aken detto: Hieronymus Bosch

10 gennaio 2011

Dopo il grande successo della mostra dedicata alle celebri opere di Giorgione, La Vecchia, La Tempesta e la Nuda, che hanno inaugurato l’apertura di Palazzo Grimani, come spazio espositivo permanente a Venezia, in questa magnifica sede, saranno esposti altri tre capolavori assoluti che da anni non si vedono in pubblico.

Protagonista, questa volta, il pittore fiammingo più noto e intrigante della storia dell’arte: Hieronymus Bosch (‘s Hertogenbosch, Olanda 1450 – 1516), di cui si potranno ammirare la Visione dell’Aldilà (1500 – 1503), il (1505) e il Trittico degli eremiti (1510), provenienti da Palazzo Ducale di Venezia.

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Musei e le Gallerie Statali di Venezia, organizzata e prodotta da Arthemisia Group, la mostra sarà aperta a Palazzo Grimani dal 19 dicembre 2010 al 20 marzo 2011.

Il Soprintendente Vittorio Sgarbi ha scelto di rendere accessibili al pubblico tre straordinarie opere di Bosch, due delle quali in deposito da anni a Palazzo Ducale, rendendo omaggio alle opere del sublime artista conservate a Venezia, dove soggiornò con molta probabilità tra il 1499 e il 1502. Per mantenere una linea di continuità tra le collezioni periodicamente esposte a Palazzo Grimani, resterà inoltre allestita la bellissima Nuda (1508) di Giorgione, dalle Gallerie dell’Accademia, e contestualmente, per gennaio, si prepara l’esposizione del Breviario Grimani, volume capolavoro appartente alla Biblioteca Marciana.

Figura molto discussa per la forte carica espressiva nonché per la bizzaria e inquietudine dei suoi dipinti, Jeroen Anthoniszoon van Aken, che si firmava e divenne noto come Bosch, proviene da una famiglia di pittori olandesi e si ditingue per i suoi lavori fantastici, nati per illustrare la morale e i concetti religiosi dell’epoca. Il suo fantasioso immaginario, non sempre di facile interpretazione, si avvale dei Bestiari medioevali e protagonista costante dei suoi dipinti è l’umanità condannata all’inferno per via del peccato. La meditazione sulla vita dei Santi e sulla Passione di Cristo sembrano le uniche vie per riscattare il genere umano dal peccato universale.

Le tre opere esposte a Palazzo Grimani facevano parte della collezione del cardinale Domenico Grimani e giunsero nelle collezioni di Palazzo Ducale dopo la morte del prelato, grazie al suo lascito testamentario alla Serenissima. Il Trittico di santa Liberata e il Trittico degli eremiti passarono per un periodo a Vienna, prima nelle collezioni imperiali fra il 1838 e il 1893, poi al Kunsthistorisches Museum fino al 1919, e fecero poi ritorno a Palazzo Ducale, dove sono attualmente conservate.

Roger Ballen

10 gennaio 2011

Immagini potenti e visionarie sempre al confine tra fotografia e arte, nella continua ricerca dell’apparente caos della vita. Può essere sintetizzata in questo modo l’opera del grande fotografo americano Roger Ballen che espone dal 29 gennaio al 3 aprile 2011 nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia (Lucca), per l’ottava edizione di Seravezza Fotografia.

Una manifestazione ormai di respiro nazionale che ogni anno coniuga con successo i grandi nomi della fotografia internazionale con il mondo amatoriale, organizzata da Fondazione Terre Medicee, Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza, FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) sotto la direzione artistica di Libero Musetti. La mostra di Roger Ballen propone un percorso espositivo con una selezione delle sue più celebri fotografie, scelte in base alla loro capacità narrativa nella dimensione del “Paesaggio interiore” dell’uomo, tutte rigorosamente in bianco e nero e provenienti dai quattro cicli “Outland” del 2001, “Shadow Chamber” 2005, “Boarding House” del 2009 e dal recente “Birds” del 2010. Ballen ( New York, 1959) è un artista singolare affascinato dal Sud Africa, che segue un percorso complesso e di grande spessore dove il filo conduttore è quello di utilizzare la macchina fotografica per scandagliare l’animo umano. Figlio di una famosa foto-editor dell’agenzia “Magnum Photos”, ha la possibilità di conoscere fin da bambino i più grandi nomi del panorama fotografico mondiale. Alla fine degli anni Sessanta documenta le proteste contro la guerra in Vietnam. Nello stesso periodo si trasferisce da New York a Berkeley dove frequenta l’Università della California, laureandosi in psicologia nel 1972. Nel 1981 si trasferisce in Sud Africa e abbandona definitivamente lo stile di vita americano, per lui troppo consumistico e poco introspettivo. Da qui inizia il suo percorso artistico che lo porta da un primo approccio documentaristico ad uno decisamente soggettivo.

Le sue foto sono dei veri e propri manifesti dove oggetti, soggetti e componenti grafici si mescolano ed esaltano il senso dell’immagine. Scatti affascinanti, unici e pieni di significati nel segno di un personale linguaggio fotografico che fa propri elementi scultorei e grafici. I lavori di Ballen sono esposti nelle più prestigiose gallerie mondiali : Museum of Modern Art di New York, Centre Georges Pompidu di Parigi, Victoria & Albert Museum di Londra e Stedelijk Museum di Amsterdam. Inoltre ha ricevuto numerosi premi, tra questi come quello di miglior edizione di fotografia al festival “Photoespana”, miglior fotografo dell’anno al Festival di Fotografia di Arles e una menzione speciale all’Unicef.
Seravezza Fotografia propone anche interessanti mostre collaterali di Lucia Baldini, Ivano Bolondi e una collettiva a cura di Micromosso presso le adiacenti Scuderie Granducali. Sempre le Scuderie saranno la sede di numerosi workshops con maestri consacrati e nuovi talenti che affronteranno tematiche quali lo stil life, il paesaggio, il ritratto, la foto glamour, la fotografia di scena e l’arte di rendere in foto la musica jazz; grande spazio poi agli incontri di cultura fotografica. Una importante novità dell’edizione 2011 lo “Sconfinamento” della manifestazione, che propone alcuni incontri di cultura fotografica nelle sedi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, presso il Centro per l’Arte Contemporanea di Pietrasanta, fino ad arrivare nel cuore di Firenze grazie alla collaborazione con la Casa della Creatività, dove verrà anche allestita una collaterale curata dall’Associazione Terra di Confine. Protagonisti degli incontri personaggi di rilievo come lo stesso Roger Ballen, Alex Maioli, Giovanna Calvenzi, Giovanni Marrozzini, Ivano Bolondi, Gaetano Poccetti, Livio Senigalliesi presentato da Gianni Minà, e Giacomo Altamira.

FONDAZIONE TERRE MEDICEE

ROCK in Naples!

10 gennaio 2011

Fino al 31 gennaio 2011 “ROCK!” una mostra in programma al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli in Via dei Mille, in più ad ingresso gratuito. Ci saranno ben 5 sezioni tematiche che racconteranno oltre 50 anni di…rock! E ben due saranno dedicate a quello che accadeva a Napoli: “Rock Legends”, “American Dreams: il rock ‘a stelle e strisce’”, “The sound of music: storia ed evoluzione delle ‘macchine parlanti’”, “Napoli strizza l’occhio al rock” e “NapoLiverpool: la leggenda dei Beatles e la musica dei Fab Four”.

Finalmente grande mostra/evento, promossa dal Comune di Napoli (Assessorato alla Cultura). Ci sono anche due patrocini importanti: del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America e del Consolato Britannico di Napoli. Verranno esposti oltre 500 oggetti tra fotografie, dischi in vinile, gadget, merchandising, video e audiovisivi, manifesti d’epoca, strumenti musicali, e tanto altro, che provengono da alcune tra le più importanti collezioni private italiane. A gennaio 2011, inoltre, “ROCK!” ospiterà una serie di incontri, appuntamenti tematici, workshop, presentazioni di libri e di cd sulla storia e sull’evoluzione del rock, con musicisti e esperti del settore. Da non perdere per gli appassionati e non solo

INFO at: PAN (palazzo delle arti di Napoli)